24 Gen2017
Accoglienza profughi

Il gruppo dei volontari parrocchiali per l’accoglienza profughi si è costituito alla fine del 2015 ed ha incominciato ad essere operativo con l’arrivo di una famiglia del Belucistan (Pakistan) nel marzo del 2016.
Il gruppo è formato attualmente da circa 26 persone. Alcune si occupano di assistenza, altre di pratiche burocratiche o accompagnamento, istruzione e formazione degli ospiti; altre inoltre collaborano anche o solo con offerte in denaro.
Dopo la partenza della famiglia pakistana, trasferitasi di sua iniziativa in centro Italia nel mese di ottobre, la Prefettura di Cuneo, con cui è stata sottoscritta la convenzione in base alla quale è richiesta l’accoglienza di richiedenti asilo politico (preferibilmente donne, in quanto la Caritas di Saluzzo già accoglie nei mesi estivi oltre 600 lavoratori di colore), ci ha assegnato tre donne eritree con altrettanti bimbi.
Il nostro gruppo accetta dalla Prefettura un contributo di 10€ al giorno a persona, di cui vengono corrisposti € 2,5 per ogni ospite. I restanti € 7,5 vengono accantonati per essere messi a disposizione delle profughe alla loro partenza. La difficoltà maggiore incontrata nell’accogliere queste migranti nell’alloggio di Via Trento, concessoci in comodato d’uso gratuito da una famiglia di Saluzzo, è stata costituita dall’impossibilità di poter comunicare verbalmente con queste donne. Infatti l’unica lingua da loro parlata risulta essere un dialetto eritreo. Fortunatamente abbiamo potuto disporre della collaborazione di una donna connazionale delle ospiti, disposta a fare da interprete. Tale collaborazione continua tuttora.
In data 28 novembre due delle mamme ospiti con i rispettivi figli hanno abbandonato liberamente e senza preavviso l’alloggio che le ospitava, diventando automaticamente clandestine e senza possibilità di essere reintigrate in altre strutture di accoglienza. In data 19 dicembre la Prefettura di Cuneo ci ha inviato, con un preavviso di poche ore, due mamme originarie della Costa d’Avorio con altrettanti bimbi. Una di queste donne risulta essere al settimo mese di gravidanza. Queste donne non parlano volentieri della loro situazione familiare anche se con le nuove arrivate è più facile comunicare in quanto parlano la lingua francese.
L’attività dei volontari è intensa, in quanto si cerca di offrire a queste ospiti tutto l’aiuto necessario per agevolare un’integrazione effettiva nella nostra comunità, sia dal punto di vista linguistico, sia con consigli domestici, sanitari ecc. A tale scopo le ospiti vengono affiancate quotidianamente da un gruppo di volontarie che turnano nel corso della settimana. Tutte e tre le mamme ed altrettanti bimbi hanno ottenuto, in questi giorni, il permesso di soggiorno. Con tale documento è stato possibile dare loro una copertura sanitaria con assegnazione del medico. Non è ancora loro consentito di abbandonare l’Italia, in quanto devono attendere la risposta di una preposta commissione che valuterà la loro domanda di asilo politico.
Sarebbero importanti e gradite nuove adesioni al nostro gruppo!
Per quanto riguarda il secondo progetto di accoglienza di persone in difficoltà del nostro territorio, è stato rinnovato il contratto riguardante un alloggio, concesso in comodato d’uso gratuito.
Il gruppo dei volontari parrocchiani