SCARICA IL PDF PER LA PREGHIERA

Domenica 15 marzo si può seguire la messa in diretta alle ore 10,30 tramite la pagina Facebook dell’Oratorio don Bosco (LINK)

DATE INCONTRI:

Venerdì 25 ottobre 2019

Venerdì 22 novembre 2019

Venerdì 13 dicenbre 2019 (preghiera diocesana guidata ore 21)

Venerdì 24 gennaio 2020

Venerdì 21 febbraio 2020

Venerdì 27 marzo 2020 (preghiera diocesana guidata ore 21)

ORARIO: 20.00 – 21.15

RELATORE: don Bernardino Giordano

LUOGO: sala Incontri – Parrocchia di Maria Ausiliatrice (Saluzzo)

ISCRIZIONI (entro lunedì 21 ottobre e fino ad esaurimento posti)

Ester – 370.3553758- Laura – 340.0928416

Al fine di aggiungere il calendario degli incontri di catechismo, Messa del catechismo ed incontri dei genitori al proprio calendario di Google e di conseguenza, tramite sincronizzazione al proprio smartphone occorre:

1. 1. accedere al proprio calendario Google digitando nell’indirizzo di una finestra internet l’indirizzo “http://calendar.google.com” (verranno richiesti utente e password della propria mail gmail.com)

1. 1. nell’area a sinistra con la scritta “Altri calendari” cliccare sulla freccia posta sulla destra e nella tendina che appare cliccare sulla scritta “Aggiungi per URL”

1. 1. nella finestra che appare inserire nella casella “URL” uno dei seguenti indirizzi:

2 elementare: https://calendar.google.com/calendar/ical/sn8hkqotj6u0kha7kujvo2kunk%40group.calendar.google.com/public/basic.ics

3 elementare: https://calendar.google.com/calendar/ical/m7bp1ckf603onlo8dq1eekdr8g%40group.calendar.google.com/public/basic.ics

4 elementare: https://calendar.google.com/calendar/ical/vdr2j5fcmgd3kvit570ei4d1fc%40group.calendar.google.com/public/basic.ics

5 elementare: https://calendar.google.com/calendar/ical/9ks45me4ubh97dsu26m5qc1ftg%40group.calendar.google.com/public/basic.ics

1 media: https://calendar.google.com/calendar/ical/t7dr4q2427q4t2aohthprbjiqc%40group.calendar.google.com/public/basic.ics

e successivamente premere il pulsante “Aggiungi calendario”

1. 1. se tutti i passaggi sono stati eseguiti correttamente, sulla sinistra sotto la scritta “Altri calendari” apparirà il nuovo calendario appena sottoscritto e nell’area del calendario appariranno gli appuntamenti.

Il primo appuntamento comune a tutte le classi è:

domenica 6 ottobre

Messa inizio anno catechistico

ore 11,15 – 12,15

Duomo

1. 1. Per consultare e sincronizzare il calendario con il proprio smartphone, fare riferimento al manuale di istruzioni dello smartphone o cercare su internet “sincronizzare calendario google android / ios [modello telefono]” inserendo il proprio “modello telefono”

Domenica 6 ottobre si inaugura l’anno di catechismo.

La Messa in Duomo è anticipata alle ore 11,15.

Invitiamo le famiglie a presentarsi in Duomo alle ore 11 per consentire ai ragazzi di sistemarsi nel coro e provare i canti o rendersi disponibili come chierichetti per il servizio all’altare.

Buon anno catechistico

don Roberto

Si invitano i genitori a stampare e compilare il modulo di iscrizione dei propri figli alle classi di catechismo della Parrocchia del Duomo nelle classi 1, 2, 3, 4 e 5 elementare e 1 media (ISCRIZIONI CATECHISMO).

I moduli compilati e firmati da tutti e due i genitori sono da riportare in Ufficio della Casa Parrocchiale o al primo incontro di catechismo.

Si rende anche disponibile l’informativa privacy (PRIVACY)

“Vide che la pietra era stata rotolata dal sepolcro”

Gv 20,1-9

PAROLA CHIAVE: PANE DI VITA
SEGNO: cesti di pane

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEL PANE:
Noi ti glorifichiamo, Dio nostro Padre,
per Gesù Cristo, tuo Figlio,
che ha benedetto i cinque pani nel deserto
e li ha moltiplicati per nutrire la folla affamata.
Tu che in questo giorno di festa
ci hai riuniti intorno alla tua mensa
per spezzare con noi il pane della parola e della vita eterna,
fa’ che impariamo a condividere anche il pane terreno,
per gustare la gioia di un’autentica fraternità
a lode e gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
AMEN

PREGHIERA:
Tu sei, Gesù, il pane di vita, il pane Eucaristico.
Ti sei donato a me gratuitamente.
Sei veramente Risorto!!Sei con me per sempre!
AMEN

IMPEGNO:Al pranzo di Pasqua in famiglia prego il Padre Nostro e condivido il pane ricevuto alla messa.

BUONA PASQUA !!!

“Lo avvolse con un lenzuolo”

Lc 23,50-56

PAROLA CHIAVE: LUCE
SEGNO: UN PANE che viene posto ai piedi del cero pasquale
UN PANE che viene posto ai piedi del cero pasquale

PREGHIERA:
Gesù, tu sei luce per noi, illumini le nostre fatiche, illumini i nostri cuori.
Donami la luce del tuo spirito.
Sei la luce della resurrezione, vivi nei nostri cuori.

IMPEGNO: Leggo in famiglia il brano del Vangelo.
Accendo una candela accanto al Vangelo e scrivo una lettera a Gesù. La consegno poi al don, appena lo incontro, a Messa.

“Ed egli portando la croce si avviò”

Gv19,17-18.23-30

Nel silenzio dei nostri cuori adoriamo la croce segno di amore e di salvezza. Il silenzio ci doni l’esperienza di un incontro intimo con Gesù che ci ha amati fino a donare la sua vita.

PAROLA CHIAVE: SILENZIO
SEGNO: un pane spezzato
La via della croce, della sofferenza, della paura e delle fatiche, ma dell’abbandono totale a Dio Padre che dona la grazia di vivere le croci e di andare in profondità e scorgere l’amore per noi. Il pane spezzato nel silenzio è dono di amore.

PREGHIERA:
Il silenzio non fa paura, non è solitudine, non è buio.
Il silenzio mi regala la possibilità di pregare e rimanere con te.
Gesù, donami il desiderio di guardare il tuo volto per dirti grazie.
Mi metto in ginocchio e ti osservo, adoro la tua croce.
Gesù, sei morto per me. La via della croce è la via dell’amore.
AMEN

IMPEGNO: Leggo in famiglia il brano del Vangelo.
Cerco di fare silenzio, mi inginocchio davanti alla croce e dono un bacio a Gesù come segno di adorazione.

“Versò l’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi”

Lc 13,1-15

É così che si ama, a partire dai piedi!! Ce lo dice il Signore Gesù: “Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore, ho lavato i piedi a voi, anche a voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,12-15) É così che l’amore si fa concreto, diventando dono per il prossimo. Gesù è un dono prezioso e Lui desidera che noi lo diventiamo per gli altri.

PAROLA CHIAVE: SERVIZIO/DONO
SEGNO: GREMBIULE BIANCO su cui viene messo un pane
Il grembiule è simbolo di servizio. Gesù si mette “il grembiule” e lava i piedi ai discepoli; un gesto di profonda umiltà e di grande catechesi: dà l’esempio perché anche loro facciano lo stesso. Il pane del servizio ci è dato per essere dono anche noi. Riportiamo oggi I GERMOGLI DI GRANO seminati durante la quaresima. Saranno disposti nel giardino che accoglierà questa sera il Corpo del Signore, il pane consacrato in questa eucaristia.

PREGHIERA:
Signore Gesù, insegnaci ad essere generosi e disposti a dare una mano a tutti coloro che ci chiedono aiuto concreto.
Donaci piedi che camminano accanto ai più deboli e bisognosi, perché in noi trovino sostegno e amicizia vera.
Donaci piedi da “lavare” per dimostrarti che siamo capaci di servire e amare come ci ami tu.
Benedici, Signore, la mia famiglia e la mia comunità.
Benedici i nostri sacerdoti.
AMEN

IMPEGNO: Leggo in famiglia il brano del Vangelo.
Vado a far visita agli anziani della casa di riposo del mio paese oppure i miei nonni dicendo una preghiera con loro. In chiesa mi fermo questa sera in adorazione qualche momento in silenzio.

Gesù dice: “Io sto in mezzo a voi come colui che serve”

Lc 19,28-40

Il Vangelo di oggi ci presenta una scelta insolita: Gesù non evita, come era solito fare, le persone che lo acclamano come il Messia. Al tempo stesso però non entra in Gerusalemme su di un cavallo come facevano i re, ma si presenta a dorso di un asinello. Gesù si manifesta come un re giusto e vittorioso, portatore di salvezza e benedizione; un re umile, povero e semplice, venuto per servire e non per essere servito. La grande sfida per noi è gettarci fra le braccia della vita, ascoltare il cuore di Dio che pulsa nelle persone e nelle situazioni di ogni giorno. Saperci mettere al servizio degli altri proprio come ha fatto Gesù per noi.

PAROLA CHIAVE: BENEDIZIONE
SEGNO: RAMI D’ULIVO
Il pane buono è anche benedetto. La Parola di Dio ci insegna a riconoscere il bello nei doni della terra. Con in mano i rami di ulivo la folla accolse Gesù, acclamò il Salvatore benedetto. Anche noi li portiamo a casa, come segni della nostra attesa del Salvatore.

PREGHIERA:
Grazie, Gesù per essere sempre al mio fianco.
E’ bello amarti e sentirmi amato, cercarti e trovarti nel pane Eucaristico.
Donami di desiderare di servire il mio prossimo con vitalità e gioia.
Grazie, Gesù per aver donato la tua vita per noi.
Fa’ che riesca sempre a scegliere la via del servizio per abbandonare la pigrizia che mi rende stanco di essere dono per gli altri.
AMEN

INTENZIONE MISSIONARIA: OPERAZIONE KENYA
L’ospedale di Sololo, che è ormai un punto di riferimento per una zona molto povera del Kenya, deve rinnovare l’officina con più attrezzature. Il lavoro dell’officina potrà così diventare fonte di incassi per le necessità dell’Ospedale e raggiungere così poco per volta una certa autonomia. L’ospedale di Sololo è stato fondato dal dottor Silvio Galvagno (di Manta) ed è seguito dal gruppo missionario mantese “Sololo hospital”.

LA STORIA
Un contadino, stanco della solita routine quotidiana, tra campi e duro lavoro, decise di vendere la sua tenuta.Dovendo scrivere il cartello per la vendita decise di chiedere aiuto al suo vicino che possedeva delle doti poetiche innate.
Il romantico vicino accettò volentieri e scrisse per lui un cartello che diceva:
“Vendo un pezzettino di cielo, adornato da bellissimi fiori e verdi alberi, con un fiume, dall’acqua così pura e dal colore più cristallino che abbiate mai visto.”
Fatto ciò, il poeta dovette assentarsi per un po’ di tempo, al suo rientro però, decise di andare a conoscere il suo nuovo vicino. La sua sorpresa fu immensa nel vedere il solito contadino, impegnato nei suoi lavori agricoli.
Il poeta domandò quindi: “Amico non sei andato via dalla tenuta?”
Il contadino rispose sorridendo: “No, mio caro vicino, dopo aver letto il cartello che avevi scritto, ho capito che possedevo il pezzo più bello della terra e che non ne avrei trovato un altro migliore.”
L’umiltà è spesso possibile se c’è una preghiera che rinnova il nostro sguardo sui doni che abbiamo.

IMPEGNO: Leggo in famiglia il brano del Vangelo.
Apparecchio/sparecchio il tavolo come servizio per essere dono alla mia famiglia. Recito la preghiera di benedizione prima del pasto.

SPUNTI PER CONTINUARE LA MEDITAZIONE
Può essere bello leggere tutto il brano: Gaudete et Exsultate 118-119.

L’umiltà può radicarsi nel cuore solamente attraverso le umiliazioni. Senza di esse non c’è umiltà né santità. Se tu non sei capace di sopportare e offrire alcune umiliazioni non sei umile e non sei sulla via della santità. La santità che Dio dona alla sua Chiesa viene mediante l’umiliazione del suo Figlio: questa è la via. L’umiliazione ti porta ad assomigliare a Gesù, è parte ineludibile dell’imitazione di Cristo: «Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme» (1 Pt 2,21). Egli a sua volta manifesta l’umiltà del Padre, che si umilia per camminare con il suo popolo, che sopporta le sue infedeltà e mormorazioni (cfr Es 34,6-9; Sap 11,23-12,2; Lc 6,36). Per questa ragione gli Apostoli, dopo l’umiliazione, erano «lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù» (At 5,41).

Non mi riferisco solo alle situazioni violente di martirio, ma alle umiliazioni quotidiane di coloro che sopportano per salvare la propria famiglia, o evitano di parlare bene di sé stessi e preferiscono lodare gli altri invece di gloriarsi, scelgono gli incarichi meno brillanti, e a volte preferiscono addirittura sopportare qualcosa di ingiusto per offrirlo al Signore: «Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio» (1 Pt 2,20). Non è camminare a capo chino, parlare poco o sfuggire dalla società. A volte, proprio perché è libero dall’egocentrismo, qualcuno può avere il coraggio di discutere amabilmente, di reclamare giustizia o di difendere i deboli davanti ai potenti, benché questo gli procuri conseguenze negative per la sua immagine.